martedì 8 dicembre 2009

Hanno scoperto l'Eden, ma il taglialegna è in agguato

Allestito un centro di osservazione naturalistica in una foresta del Borneo, il Maliau Basin, esplorata per la prima volta cinque anni fa. Scoperti animali e piante sconosciute.

Ci sono solo due modi per raggiungere, e lasciare, il Lost World, il Mondo Perduto: a piedi e in elicottero. Si trova nel quadrante centromeridionale dello Sabah, territorio malese nel nord del Borneo. Il suo nome geografico e' Maliau Basin, un altopiano di 398 chilometri quadrati e del diametro di venticinque, cirocondato da una scarpata semicircolare che si distende per circa quaranta chilometri e nel punto piu' alto sfiora i 1900 metri. L'interno di questo vero e proprio bacino, interamente coperto dall' alta giungla, appare come l' immenso cratere di un vulcano spento. Il Maliau Basin e' uno dei pochissimi luoghi del Pianeta praticamente inesplorati. La prima spedizione e' avvenuta nel 1988, organizzata dalla Sabah Foundation, societa' dell' industria del legname che ha in concessione quasi un milione di ettari di territorio. La seconda spedizione si e' svolta in diverse riprese nel corso del 1993 e si e' conclusa in occasione del Camel Trophy i cui partecipanti hanno completato l' allestimento di un centro di osservazione naturalistica che accogliera' spedizioni di ricercatori. Di fronte a questo centro c' e' uno spiazzo dove atterra l' elicottero. Decollando dalla radura, sembra di risalire da un pozzo profondo decine di metri, circondati da giganteschi tronchi di Agathis e Casuarina. A una quota di circa 1500 metri l' oceano verde della foresta pluviale appare piagato dai segni della deforestazione: le ferite delle aree disboscate, le cicatrici delle piste aperte nel folto per trasportare tronchi che a ogni metro verso i porti moltiplicano il loro valore. L'area del Maliau Basin suscita notevoli interessi sia per la sua ricchezza forestale sia, soprattutto, per i suoi depositi di carbone. La Sabah Foundation lo ha dichiarato area protetta ma, senza un preciso impegno scientifico e senza una precisa conoscenza del suo valore ecologico, questo potrebbe rivelarsi una pura e semplice dichiarazione d'intenti, per altro gia' contestata da forze di governo e da grandi corporation. L'unico mezzo per proteggere questo straordinario ecosistema e' di trasformarlo in una sorta di immenso laboratorio per lo studio della foresta pluviale e sviluppare un progetto ecoturistico. Per capire veramente che cosa rappresenta un territorio come questo bisogna attraversarlo a piedi, ma anche cosi' si puo' osservare solo una minima parte della vita presente in questo mondo perduto. La base di monitoraggio organizzata nel Maliau Basin e' in posizione "strategica". Da qui si possono facilmente raggiungere e osservare le diverse realta' naturali dell' area. Il fiume, ad esempio. Le acque hanno il colore di un te' molto carico, ma limpido. Un fenomeno dovuto alle sostanze vegetali che vi sono dissolte. Una volta filtrata quest'acqua ha un sapore squisito, leggermente acidulo. E vicino all' acqua i fiori, che rappresentano una delle peculiarita' piu' interessanti del Maliau Basin. Qui si trova una delle specie piu' rare di Rafflesia, il fiore piu' grande del mondo, un parassita che una volta dischiuso puo' raggiungere i novanta centimetri di diametro: e' la Rafflesia tengku adlini, scoperta dal principe Tangku Adlin, uno dei dirigenti dalla Sabah Foundation, impegnato nell' esplorazione delle aree selvagge del Paese. Nel Maliau Basin sono state scoperte anche due specie di piante carnivore, qui diffusissime, la Nepenthes veitchi e la Nepenthes stenophylla. Tra la vegetazione sono stati osservati pochi anfibi e rettili, ma tra questi un grande esemplare di pitone reticolato, mentre sono numerose le specie di uccelli che vi nidificano: 175. In questo mondo perduto vivono ancora mammiferi altrove in via di estinzione: la scimmia dalla proboscide (Nasalis larvatus), il giaguaro maculato (Neofelis nebulosa) e il rinoceronte di Sumatra (Dicerhinus sumatrrensis). Ma la specie piu' rara del Lost World, ancora, e' un' altra: l'uomo.

1 commento:

  1. io ho visto il servizio in tv....bellissimi...speriamo che non si attivi la cattiveria umana....

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