
venerdì 26 febbraio 2010
martedì 23 febbraio 2010
sabato 20 febbraio 2010
La Quaresima
La Quaresima è uno dei “tempi forti” che la Chiesa cattolica, e altre chiese cristiane, celebra lungo l’anno liturgico. È il periodo che precede la celebrazione della Pasqua e che, secondo il rito Romano, dura quarantaquattro giorni (partendo dal Mercoledì delle Ceneri) mentre, secondo il rito Ambrosiano, ne dura quaranta, a partire dalla domenica successiva al Martedì Grasso.
Tale periodo è caratterizzato dall’invito insistente alla conversione a Dio. Sono pratiche tipiche della quaresima il digiuno ecclesiastico e altre forme di penitenza, la preghiera più intensa e la pratica della carità. È un cammino di preparazione a celebrare la Pasqua che è il culmine delle festività cristiane.
La Quaresima è anche il periodo in cui i catecumeni vivono l’ultima preparazione al loro battesimo.
Il significato dei «quaranta giorni».
Si dice abitualmente che la durata della Quaresima è di quaranta giorni; in realtà il calcolo esatto arriva (nel rito Romano) a quarantaquattro giorni. Alla fine del IV secolo, e ancora oggi nel rito ambrosiano, la Quaresima iniziava di domenica (1° giorno), durava cinque settimane complete (5x7=35 giorni) e si concludeva il giovedì della Settimana Santa (altri 4 giorni), per un totale di quaranta giorni esatti. Poi, alla fine del V secolo, l’inizio venne anticipato al mercoledì precedente la prima domenica (altri 4 giorni), e furono inclusi il Venerdì Santo e il Sabato Santo nel computo della Quaresima: in tutto 46 giorni. Ciò era dovuto all’esigenza di calcolare esattamente quaranta giorni di digiuno ecclesiastico prima della Pasqua, dato che nelle 6 domeniche di Quaresima non era (e non è) consentito digiunare.
Con la riforma del Concilio Vaticano II, il Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo ha riacquistato una sua autonomia liturgica, e il tempo di Quaresima termina nel rito romano con l’Ora Nona del Giovedì Santo. Per questo, oggi, la quaresima dura dal Mercoledì delle Ceneri fino al Giovedì Santo, per un totale di quarantaquattro giorni; i giorni di penitenza prima della Pasqua restano però ancora 40. Mentre, per il rito Ambrosiano, la quaresima inizia la domenica dopo il Mercoledì delle Ceneri romano e termina anch’essa con l’Ora Nona del Giovedì Santo, per un totale di quaranta giorni esatti. Nella determinazione della durata ebbe grande peso il numero quaranta che ricorre nell'Antico Testamento molte volte. Le risonanze principali che hanno a che fare con la Quaresima sono:
- i quaranta giorni del diluvio universale;
- i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai;
- i quaranta giorni che impiegarono gli esploratori ebrei per esplorare la terra in cui sarebbero entrati;
- i quaranta giorni di viaggio intrapreso dal profeta Elia per giungere al monte Oreb;
- i quaranta giorni di tempo che, nella predicazione di Giona, Dio dà a Nìnive prima di distruggerla.
Nel Nuovo Testamento ci sono alcuni passi chiave nei quali si parla di quaranta giorni:
- i quaranta giorni che Gesù passò nel deserto;
- i quaranta giorni in cui Gesù ammaestrò i suoi discepoli tra la Sua resurrezione e l'Ascensione.
Un altro riferimento significativo sono i quaranta anni trascorsi da Israele nel deserto.
Il carattere originario della Quaresima fu riposto nella penitenza di tutta la comunità cristiana e dei singoli, protratta per quaranta giorni.
martedì 16 febbraio 2010
15 febbraio 2010: frana un costone della montagna nei pressi di Maierato (VV)
Un'intera montagna è venuta giù a Maierato, in provincia di Vibo Valentia, a causa di una frana provocata dalle piogge abbondanti delle ultime ore.
Nel centro del vibonese si sono vissuti momenti da incubo. Urla di panico e incredulità, gente che scappa e le forze dell'ordine che intimano alla gente di allontanarsi. Questo il contenuto delle incredibili immagini a testimonianza del pericolo vissuto dai circa 2mila abitanti del paese.
A provocare l'enorme smottamento, in base ai primi rilevi, potrebbe essere stata una falda acquifera ingrossata per le forti piogge delle ultime ore in Calabria. I tecnici della protezione civile intervenuti sul posto hanno effettuato anche una ricognizione a bordo di un elicottero.
Le persone evacuate dal luogo in cui si è verificato il movimento franoso sono state portate nella scuola di Polizia di Vibo Valentia.
Il maltempo nelle ultime ore flagella il Sud del Paese. Tra le situazioni più critiche quelle nel messinese, dove sono state evacuate centinaia di persone e il paese di San Fratello è ormai quasi deserto. Ma gli abitanti hanno paura; negli occhi sono ancora vive le immagini della frana che lo scorso ottobre ha provocato la morte di almeno 25 persone.
lunedì 15 febbraio 2010
Frana nel messinese: nuovi sgomberi. Fiume in piena travolge acquedotto, Catanzaro a secco.
"La situazione peggiora, la frana nella zona dello Stazzone si è allargata e a noi non che resta che pregare e sperare che il paese non scompaia". E' il quadro della notte trascorsa a San Fratello ricostruito all'ANSA dal sindaco Salvatore Sidoti Pinto. Ad acuire i problemi e a creare maggiori preoccupazioni è la pioggia: sul paese dei Nebrodi è ripresa senza sosta da ieri sera, e non accenna a fermarsi. Gli abitanti rimasti senza casa, in virtù dell'ordinanza di sgombero firmata ieri dal sindaco, si sono trasferiti in abitazioni di amici e parenti. Ma il paese non è rimasto deserto. Molti hanno deciso di rimanere per seguire da vicino gli sviluppi della situazione.
PIENA FIUME TRAVOLGE ACQUEDOTTO, CATANZARO A SECCO - Allo stato attuale sono 180 le frane segnalate nel territorio della sola provincia di Cosenza con 27 arterie provinciali ed ex statali precluse al transito veicolare. Si aggiorna, comunque, di ora in ora in Calabria il bollettino delle strade chiuse o percorribili a senso unico alternato per i cedimenti di terreno causati dalle piogge consistenti delle ultime ore. In molti centri i collegamenti sono garantiti solo grazie all'utilizzo di strade comunali e, in qualche caso, interpoderali. In particolare, ad essere maggioramente interessata in provincia di Cosenza è la fascia, lato Valle Crati, che va da Aiello Calabro a Roggiano. Anche la zona interna del Basso Ionio sconta numerosi disagi con chiusure a Campana, Pietrapaola, Paludi. Interessate da chiusure anche le strade dell'hinterland di Cosenza con Castiglione Cosentino, Zumpano, Rovito e San Pietro in Guarano. A causa della piena del Crati fenomeni di erosione di sede stradale vengono segnalate a Tarsia e Bisignano. Anche il torrente Annea, ingrossato per le piogge, ha creato qualche problema sulle strade a Montalto Uffugo. Nel Catanzarese, dove la ricognizione delle strade chiuse è in corso, stop al transito interessano le strade provinciali a Tiriolo, Gimigliano, per i problemi di stabilità del ponte su l fiume Corace e Guardavalle nella zona ionica del Soveratese e, in più punti, la provinciale Janò Magisano che dal capoluogo conduce nella zona della Presila, chiusa ormai da quasi venti giorni. Decine di migliaia di persone inoltre sono da ieri pomeriggio senz'acqua a Catanzaro e nell'hinterland dopo che la piena del fiume Alli che scorre a monte del capoluogo, dovuta alle forti piogge delle ultime ore, ha trascinato un tratto di acquedotto che serve la città e molti centri della fascia ionica. Le frane dovute alle piogge intense non hanno risparmiato il vibonese con la chiusura della statale 552 che da Pizzo conduce a Vibo Valentia. Disagi per allagamenti hanno riguardato i quartieri Bivona e Pennello nella frazione marina di Vibo.