lunedì 31 maggio 2010

Palamara (Anm): «Sciopero subito»

Magistrati verso lo sciopero. Contro la manovra economica del governo. Lo ha confermato il presidente della ANM Luca Palamara dopo un incontro a Palazzo Chigi tra l'Associazione nazionale magistrati e il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta.
«Abbiamo preso atto - ha detto Palamara al termine dell'incontro - della conferma dei tagli che erano stati annunciati. Fino a questo momento per senso di responsabilità, avevamo congelato ogni iniziativa ma ora convocheremo il nuovo Consiglio direttivo e siamo pronti allo sciopero e anche ad altre forme di protesta alternative allo sciopero».
«I magistrati - ha aggiunto Palamara - vogliono fare la loro parte in un momento così difficile per il Paese ma è grave che si preveda che chi guadagna di più paghi di meno. È inaccettabile essere considerati un costo e non una risorsa.
Ora basta, faremo sciopero ed altre forme di lotta».
«È vero che a pensar male si fa peccato, ma ci pare ci sia una particolare volontà di punire la magistratura italiana». Il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini, parla dopo l'incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e insiste sul fatto che la manovra economica colpisce soprattutto le toghe: «Avevamo detto sin dall'inizio che siamo pronti ad accettare i sacrifici necessari per far fronte alla grave crisi, purchè caratterizzati dall'equità rispetto ad altre categorie. E invece, in questa manovra pagano in pochi, i magistrati più degli altri, e tra loro soprattutto quelli più giovani».
Sì, perchè, spiega il rappresentante dell'Anm, «per i magistrati non c'è solo il blocco degli scatti, come per il resto del personale; ma anche il blocco dei passaggi di qualifica. E il paradosso è che colpisce in maniera superiore di 4-5 volte i magistrati che guadagnano di meno, rispetto a quelli che guadagnano di più e questo è inaccettabile».

L'Unità, 31 maggio 2010

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