domenica 29 novembre 2009

La Massoneria

La massoneria è un ordine iniziatico che ha per scopo il "perfezionamento dell'individuo". Tale definizione viene spesso modificata sostituendo "uomo" (o talvolta "umanità") alla parola "individuo", portando così la finalità della massoneria a una dimensione sociale e collettiva in genere, anziché puramente individuale.
I membri della massoneria (i massoni) sono chiamati anche frammassoni, forma italianizzata del francese franc-maçon (in inglese freemason), ovvero "libero muratore". Il nome deriva dalla pretesa discendenza della massoneria dall'associazione di operai e muratori che si rifà alla leggenda di Hiram, architetto del Tempio di Salomone. Nella sua veste operativa, la massoneria sarebbe nata come associazione di mutuo appoggio e perfezionamento morale tra artigiani muratori, mentre in seguito adottò l'attuale veste speculativa, trasformandosi in una confraternita di tipo iniziatico caratterizzata dal segreto rituale, con un'organizzazione a livello mondiale.
I suoi affiliati condividono gli stessi ideali di natura sia morale che metafisica e la comune credenza in un essere supremo, chiamato "Grande Architetto dell'Universo".


Origini

È difficile ricostruire, in termini storicamente incontrovertibili, la nascita della massoneria come fenomeno concretamente documentabile e per questo alcuni studiosi sono arrivati a concludere che le sue vere origini si perdono nella storia. Le difficoltà nello stabilire una datazione precisa sulla nascita del fenomeno massonico sono in buona misura una conseguenza della segretezza che – specialmente nelle epoche passate – avvolgeva "l'Ordine": a sua volta, il fatto che la massoneria abbia spesso fornito un rifugio per i non ortodossi ed i loro simpatizzanti durante un'epoca in cui certe attività potevano portare alla morte può essere all'origine delle tradizioni degli incontri segreti e le strette di mano. Inoltre, le origini di tale fenomeno sono per natura leggendarie o mitiche e, nella sua intima concezione, l'iniziazione muratorìa non differisce dalle iniziazioni delle età più antiche, con le quali ha in comune il fatto che ne siano state ipotizzate le ascendenze più disparate e remote. Perciò accanto alla storia reale della massoneria, cioè quella ricostruibile attraverso gli usuali strumenti della ricerca storica, ne sussiste o acquista rilevanza un'altra, anch'essa storia ma in senso molto peculiare, o più propriamente metastoria, che prescinde dal dato documentario perché si colloca in un orizzonte diverso, nel quale i nomi, le date e gli avvenimenti s'inseriscono nella dimensione sacrale del simbolo e acquistano un altro significato rispetto a quello profano. Le due "storie" non si escludono reciprocamente, ma anzi confluiscono entrambe in una nozione di tradizione leggibile e decifrabile secondo due ottiche diverse, governate da scritture e da cifre non omogenee.
Le radici della massoneria vengono fatte risalire tradizionalmente – da parte dei suoi membri – alla costruzione del Tempio di Salomone (il Tempio Interiore o Tempio Eterico) ed alla leggenda di Hiram Abif. Secondo la Bibbia (2 libro delle Cronache, 2Cr 2,12-13), Hiram era un fonditore, "figlio di una vedova della tribù di Neftali", "dotato di abilità, d'intelligenza e di perizia nell'eseguire qualsiasi lavoro in bronzo", e sapeva "eseguire qualunque intaglio e creare qualunque opera d'arte". Egli venne inviato dal re di Tiro a Salomone per aiutarlo nella costruzione del tempio. Hiram costruì due colonne di bronzo da collocare davanti al vestibolo: "innalzò la colonna di destra cui diede il nome Joakim e innalzò quella di sinistra che chiamò Boaz", costruì il "mare di bronzo" con le dodici basi in forma di altrettanti buoi, dieci conche di bronzo su altrettante basi quadrangolari, i vasi per la cenere, le palette e le coppe. Nella leggenda massonica, il geniale artigiano diviene invece l'architetto del tempio, preposto alla direzione di tutti i lavori e di tutti gli operai.
Il racconto ha una sua chiave d'interpretazione mistica e rinvia ai concetti di perfezione, meta della ricerca mistica, e di "Grande Opera" (l'opera del Grande Architetto costruttore del mondo), attraverso la cui comprensione avviene l'ingresso del sacro nel profano. La massoneria simbolica (o dei primi tre gradi) si fonda su questa visione mistica e perciò avrebbe esclusivamente a che fare con un cammino spirituale.
Alla massoneria sono state inoltre attribuite diverse origini suggestive e mai dimostrate come quella di essere una discendenza diretta dei Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone in Gerusalemme (più noti come cavalieri templari) oppure un ramo delle antiche scuole del segreto, o dei Collegia fabrorum romani, o una conseguenza istituzionale delle corporazioni medievali di muratori, per il tramite di maestranze bizantine o italiche (tra queste, i cosiddetti Magistri cumacini) operanti nell'Alto Medioevo.
In questo contesto si colloca anche il fenomeno dell'accettazione, ossia dell'ammissione nella corporazione di elementi estranei all'arte della costruzione, soprattutto sacerdoti e scrivani, ma anche medici, in quanto utili alla comunità degli associati per l'espletamento di indispensabili funzioni; dall'ammissione di massoni "accettati" potrebbe essere derivato l'ingresso nel simbolismo muratorio di tematiche non direttamente legate al mestiere, ma appartenenti alla cultura ermetico-alchemica e cabalistica dilagata nell'Europa occidentale tra il XV secolo e il XVII secolo. All'inizio del XVIII secolo, almeno nel sud dell'Inghilterra, all'interno delle logge gli elementi accettati (massoni speculativi o "di teoria") prevalevano ormai largamente su quelli operativi, assecondando una tendenziale crisi generale dell'ordinamento corporativo, poiché le originarie ragion d'essere delle confraternite di mestiere (compresa quella dei liberi muratori) venivano gradualmente meno.
Ha una qualche diffusione, specialmente tra i massoni che praticano il Rito di York, la tesi secondo cui la massoneria sarebbe esistita sin dal tempo di Re Athelstan di Inghilterra, nel X secolo, il quale si sarebbe convertito al Cristianesimo a York ed avrebbe pubblicato la prima Lettera alle Logge Massoniche del posto; una teoria priva di sostegni storici (la dinastia era cristiana già da secoli).
Qualche critico e membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (la principale confessione religiosa del mormonismo) nota somiglianze tra le sacre Dotazioni eseguite nei templi dei Santi degli Ultimi Giorni (chiesa appartenente al mormonismo) ed alcuni rituali massonici e basa questa somiglianza sul fatto che i rituali massonici discenderebbero direttamente dai rituali dati da Dio al Tempio di Salomone e pertanto conterrebbero ancora molte delle verità originali.
Una fonte storica assistita da maggior documentazione (ma comunque storicamente non comprovata) asserisce l'antichità della massoneria basandosi sul Regius Manuscript o Poema Regius (detto anche Halliwell Manuscript, dal nome di chi lo scoprì nel 1840), databile al 1390, che fa riferimento a molte frasi e concetti simili a quelli che si ritrovano nella massoneria. Tale manoscritto consta di 794 versi in rima baciata e in inglese medioevale. Secondo tale narrazione leggendaria, la massoneria è geometria, arte o scienza d'eccellenza applicata alla muratorìa; primo maestro ne fu Euclide e patria d'origine l'Egitto, da cui giunse in Inghilterra al tempo del re Atelstano, che le diede le prime costituzioni.
Un documento manoscritto risalente al 1535, noto come Carta di Colonia, testimonierebbe per la prima volta "l'accettazione" nelle gilde massoniche di membri che non partecipavano materialmente alla costruzione di edifici e di opere architettoniche. Nel documento venivano considerati "muratori accettati" i medici, che si occupavano della salute degli operai, il cappellano e tutti i notabili del luogo in cui doveva sorgere l'edificio che possedevano le qualità fisiche e morali richieste dagli statuti della corporazione e che avrebbero avuto la capacità di introdurre nella muratoria le nuove teorie scientifiche e filosofiche che avrebbero permesso la crescita di tutti i componenti della loggia.
Questo documento proverebbe l'esistenza, già da uno o due secoli, di una o più società segrete clandestine operanti negli Stati europei. L'originale era custodito negli archivi della madre-loggia d'Amsterdam, che conservava anche l'atto della sua propria costituzione, in data del 1519. Tuttavia diversi studiosi ritengono che si trattasse di un apocrifo.
La maggior parte degli storici non massoni sostiene che la massoneria sia nata soltanto nel tardo XVII secolo e che non abbia alcun collegamento con organizzazioni più antiche; avendo essenzialmente fini speculativi, la massoneria non è, secondo questi storici, una conseguenza diretta delle corporazioni medievali dei muratori, i quali, tra l'altro, vivevano tutti vicino al loro posto di lavoro e quindi non avevano bisogno di segni segreti per riconoscersi tra loro.


Finalità e principi

Pur non essendo facile individuare esattamente e riassumere in pochi concetti le finalità massoniche condivise da tutte le logge, si possono elencare con sufficiente approssimazione le seguenti:
- edificare il Tempio: questa è una affermazione correntemente utilizzata per identificare la crescita interiore del proprio spirito che tende, senza mai potervi giungere, al perfezionamento dello spirito attraverso processi catartici di riflessione, meditazione e approfondimento dei concetti etici e morali universali;
- divulgare il pensiero positivo finalizzando tale attività al miglioramento dello stato di condivisione dei principi morali, etici e di fratellanza, ponendo avanti al proprio io quello dell'intera umanità, al fine di poter essere valore aggiunto nella crescita spirituale;
- espandere i principi di fratellanza attraverso l'insegnamento iniziatico.
La massoneria persegue i principi di amore fraterno, soccorso e verità e nei suoi rituali vengono impartite lezioni di morale.
I seguenti sono i principi fondamentali condivisi da tutta l'organizzazione:
- riconoscimento di un ente creatore denominato Grande Architetto dell'Universo;
- nessun limite alla ricerca della verità;
- la fratellanza è aperta a tutti gli uomini di ogni nazione, razza e credenza;
- lotta contro l'ignoranza in ogni sua forma.
La massoneria non è una religione e lascia liberi i suoi affiliati di seguire la religione che desiderano; proclama la libertà dell'uomo, proscrive ogni discussione politica dalle sue riunioni coltivando solo la dedizione alla patria e la fratellanza universale.
I membri che seguono i rituali vengono suddivisi per gradi. C'è una grande varietà nel privilegiare i vari aspetti della massoneria nel mondo; nell'Europa continentale è privilegiato l'aspetto filosofico, mentre in Gran Bretagna, Nord America e nei paesi anglofoni viene privilegiato quello sociale (club e servizi).
Anche se la massoneria vieta ai propri affiliati di discutere di politica e religione, i suoi membri hanno avuto la tendenza di appoggiare cause politiche legate alla laicità dello stato, alla libertà e tolleranza; a queste sono spesso associate dall'opinione pubblica la separazione tra Chiesa e Stato, la creazione di scuole pubbliche secolari e alcune rivoluzioni democratiche come la rivoluzione americana e la rivoluzione francese e su scala più larga in altri paesi come Messico, Brasile e più volte in Italia.
Molte organizzazioni o movimenti con vari scopi religiosi e politici sono state ispirate dalla massoneria, e a volte sono confuse con essa, come la protestante Loyal Orange Association e nel XIX secolo la carboneria, che perseguiva il liberalismo e l'unità d'Italia. Molte altre associazioni puramente fraterne sono state a loro volta ispirate dalla massoneria in maniera variabile.

Considerazioni giuridiche

La massoneria trova la sua legittimazione in primo luogo nell'articolo 18 della Costituzione della Repubblica Italiana, che riconosce e tutela la libertà d'associazione, e prevede che i cittadini abbiano il diritto di associarsi, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalle leggi; se il fine è lecito, ne consegue la liceità dell'associazione. Il medesimo articolo, al comma secondo, vieta le associazioni segrete. Quali associazioni siano da intendersi segrete è stabilito dalla legge numero 17 del 25 gennaio 1982 sulle associazioni segrete, la cosiddetta legge Spadolini-Anselmi. In base a tale legge, segreta non è l'associazione che mantenga la riservatezza sugli iscritti, ovvero custodisca segreti iniziatici, bensì quella che, anche all'interno di associazioni palesi, occultando la propria esistenza, ovvero tenendo segrete finalità ed attività sociali, tenendo sconosciuti i soci, anche in parte e reciprocamente, svolga attività diretta ad interferire sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di pubbliche amministrazioni, di enti pubblici ovvero di servizi pubblici essenziali d'interesse nazionale. Quindi, la fattispecie criminale è precisa e rappresenta condotte assolutamente differenti dall'autentico lavoro massonico.

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