venerdì 6 novembre 2009

Niente fondi alle forze dell'ordine!

Maroni: «Pronti a votare con l'opposizione». Bossi: «Farà quello che dico io».

«Sulle risorse alla sicurezza non c'è vincolo di maggioranza che tenga», dice Roberto Maroni. Una vera e propria sfida che il ministro leghista lancia al ministro dell'economia Giulio Tremonti. Con tanto di minaccia di votare con il Pd. Ma Maroni corre subito a rimettere a posto il suo delfino. «Maroni l'ho allevato io quando era ragazzino e quindi farà ciò che dice la Lega - spiega, alterato, Bossi al termine del funerale della poetessa Alda Merini nel Duomo di Milano -, la Lega mantiene la parola: abbiamo fatto le elezioni con Berlusconi, non con l'opposizione». «Per avere i fondi tratteremo con il ministro Tremonti».

Partecipando alla presentazione del sindacato di polizia, Maroni fa corpo con le richieste che vengono dalle organizzazioni sindacali. «Ho chiesto al capo della polizia di definire le richieste per gli anni 2010, 2011 e 2012. Poi ho mandato una lettera, il 22 settembre scorso, al Presidente del consiglio dei ministri chiedendo per il 2010 1,1 miliardi di euro in più. Per noi si tratta di richieste inderogabili, ineludibili, sono un'assoluta necessità».

Maroni si chiede poi se il governo ritenga «che si tratti di cifre impossibili. Non lo so - risponde - ma visto che si parla tanto di scudo fiscale... qui il problema è che la sicurezza deve essere al primo punto dell'agenda di governo non solo in termini di risultati ma anche in termini di fondi destinati». Da questo punto di vista, il titolare del Viminale raccoglie l'invito di Pierferdinando Casini a costruire una «lobby trasversale in parlamento» per raggiungere questo fine. «Purtroppo non sono io a decidere - spiega - è il governo, è il ministro dell'economia. Ma io sono quello che se le cose vanno male prende i pomodori. E io sono uno che si assume in pieno le responsabilità, senza illudere nessuno».

Sulla finanziaria, per le forze dell'ordine, conclude dunque, il governo è avvertito. «Ci sarà una battaglia forte in parlamento da parte mia e della Lega. Rivolgo un invito a tutte le forze in parlamento e intanto raccolgo positivamente quello di roasini a collaborare su questo tema», dice Maroni.
(L'Unità, 6 novembre 2009)

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